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L’ASPP è una figura fondamentale all’interno del servizio di prevenzione e protezione SPP di un’azienda.
 Siccome si sente parlare più spesso del RSPP, non tutti sono a conoscenza dei ruoli e responsabilità della figura dell’ASPP.
 All’interno di questo articolo, analizziamo nel dettaglio i compiti dell’ASPP, cosa significa e quali sono le sue responsabilità.
 Cosa significa ASPP?
La sigla ASPP sta per “Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione” e individua una figura che è a supporto del RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione). Si tratta, quindi, di un professionista che ha il compito di affiancare il RSPP durante le operazioni per la valutazione dei rischi e per l’elaborazione delle misure preventive e protettive, controllando successivamente la loro efficacia.
 Tale figura professionale è individuata all’interno degli articoli 33-36 del Decreto Legislativo numero 81 del 9 aprile 2008.
 Il D.lgs 81 da una definizione ben precisa di questo soggetto descrivendolo come una “persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all’articolo 32, facente parte del servizio di cui alla lettera I)”.
 Cos’è il Servizio di Prevenzione e Protezione di cui fa parte l’ASPP?
Il Servizio di Prevenzione e Protezione, di cui fa parte anche la figura dell’ASPP, è un team di persone all’interno di un’azienda che si occupa di individuare i fattori di rischio e di porre in atto le misure per garantire la sicurezza dei lavoratori.
 Chi può ricoprire il ruolo di ASPP?
La scelta dell’ASPP spetta al datore di lavoro, previa consultazione obbligatoria del RLS, che può decidere di affidarsi ad un membro del personale interno oppure di rivolgersi ad una figura esterna all’azienda. Nel caso in cui, nessun dipendente interno all’organizzazione possegga i requisiti per ricoprire tale incarico, è obbligatorio affidarsi ad un consulente esterno.
 A differenza della funzione di RSPP, la legge stabilisce che il ruolo di ASPP possa essere ricoperto da più persone contemporaneamente sulla base delle caratteristiche e delle necessità di sicurezza di ciascuna delle imprese.
 Chi svolge la funzione di ASPP è tenuto a mantenere il segreto professionale riguardo ai processi lavorativi di cui entra a conoscenza durante lo svolgimento delle sue mansioni. A questo proposito, tale incarico è incompatibile con il ruolo di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
 La differenza tra RSPP e ASPP
RSPP sta per Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e si tratta di un ruolo che deve essere obbligatoriamente indicato dal datore di lavoro. Questo incarico può essere ricoperto anche dal datore di lavoro stesso.
 L’ASPP (Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione) deve, invece, essere scelto fra i dipendenti dell’azienda oppure essere ricoperto da un consulente esterno.
 A differenza del RSPP, gli addetti ASPP:
 - Possiedono un minor grado di responsabilità per le mansioni comuni ad entrambi i ruoli;
- Non sono tenuti a prendere parte alle riunioni periodiche che si svolgono annualmente tra datore di lavoro, RSPP, RLS e Medico Competente;
- Sono tenuti a frequentare corsi di formazione e di aggiornamento di durata inferiore.
Di quanti Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione ha bisogno un’azienda?
Per quanto riguarda il numero di addetti ASPP che deve nominare un’azienda, al momento, la normativa rimane vaga e non stabilisce né un numero minimo né un numero massimo. Si specifica solamente che gli addetti ASPP in un’azienda devono essere presenti in numero sufficiente rispetto alle caratteristiche aziendali.
 I compiti e le responsabilità dell’ASPP
Analizziamo ora nel dettaglio quali sono i compiti e le responsabilità di un addetto ASPP.
 Cosa fa e di cosa si occupa l’ASPP
Il compito principale di un ASPP è quello di adoperarsi, coadiuvando la figura del RSPP, al fine di garantire la sicurezza sul luogo di lavoro, la prevenzione dei rischi e la protezione dei lavoratori e dei clienti.
 In modo particolare, i principali compiti di un ASPP sono:
 - Indicare le possibili fonti di rischio presenti all’interno del luogo di lavoro;
- Progettare tutte le necessarie misure di prevenzione, protezione e controllo per ciascun tipo di rischio nel rispetto delle risorse umane;
- Sviluppare e preparare tutte le procedure di sicurezza necessarie di conseguenza.
Le responsabilità dell’ASPP
L’articolo 33 del D.Lgs. 81 specifica le responsabilità dell’ASPP. Tale figura ha l’onere di coadiuvare il RSPP nell’individuazione dei fattori di rischio presenti all’interno dell’azienda al fine di adottare le dovute misure preventive e protettive per contenerli.
 Una volta che sono stati individuati i fattori di rischio e le relative misure, altra responsabilità dell’ASPP è la verifica della loro efficienza.
 Inoltre, sia il RSPP che l’ASPP hanno il compito di elaborare una formazione adeguata per i lavoratori in merito alla salute e sicurezza sul luogo di lavoro.
 Infine, l’ASPP è tenuto a partecipare alle consultazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Ha, inoltre, facoltà di intervenire nella riunione periodica svolta assieme agli altri professionisti impiegati nell’ambito della sicurezza all’interno dell’azienda.
 La Nomina dell’ASPP: come avviene
La nomina dell’ASPP viene effettuata dal datore di lavoro, previa consultazione obbligatoria del RLS, e, a differenza del RSPP, tale incarico può essere ricoperto anche da più persone contemporaneamente. Tale figura, però, non è obbligatoria all’interno di un’azienda in quanto si tratta di un ruolo di mero supporto.
 ASPP e formazione: cosa dice la legge e quali corsi seguire
Analizziamo ora cosa dice la legge e quali sono i corsi da seguire per poter ricoprire il ruolo di ASPP.
 Innanzitutto, il datore di lavoro è tenuto a informare gli ASPP in merito a:
 - Natura dei pericoli presenti in azienda;
- Organizzazione delle mansioni aziendali;
- Misure preventive e protettive già in atto;
- Impianti e dei processi produttivi;
- Infortuni che comportino un’assenza dall’attività lavorativa di almeno un giorno;
- Infortuni che comportino un’assenza dall’attività lavorativa superiore a tre giorni;
- Malattie professionali;
- Provvedimenti adottati dagli organi di vigilanza.
I requisiti per poter diventare Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione
Per ricoprire il ruolo di ASPP sono necessari alcuni requisiti minimi indicati all’interno dell’articolo 32 del D.lgs 81:
 - Essere in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di scuola superiore secondaria di secondo grado;
- Essere in possesso dell’attestato di frequenza, con superamento della verifica dell’apprendimento, di specifici corsi di formazione adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative;
- Essere in possesso dell’attestato di frequenza, con superamento della verifica dell’apprendimento, di specifici corsi di formazione in materia di prevenzione e protezione dei rischi, anche di natura ergonomica e da stress lavoro-correlato di cui all’articolo 28, comma 1, di organizzazione e gestione delle attività tecnico amministrative e di tecniche di comunicazione in azienda e di relazioni sindacali.
Dalla frequenza del corso di formazione, sono esonerati solo coloro che hanno conseguito una laurea in una disciplina affine, ossia:
 - L7 ingegneria civile e ambientale
- L8 ingegneria dell’informazione
- L9 ingegneria industriale
- L17 scienze dell’architettura
- L23 scienze e tecniche dell’edilizia
- LM26 ingegneria della sicurezza.
I corsi di formazione obbligatori da svolgere per diventare ASPP
I corsi di formazione obbligatori da svolgere per diventare ASPP si dividono essenzialmente in due moduli.
 Corsi di ASPP – Modulo A
Il corso di ASPP Modulo A ha una durata di 28 ore e si tratta del corso base da superare per poter poi accedere al modulo B.
 Tramite questo corso apprenderai quali sono gli articoli della legge in merito al ruolo di ASPP, alla sicurezza nelle imprese, i compiti dei vari professionisti del settore della sicurezza e come si svolge la valutazione dei rischi.
 Ecco nel dettaglio gli argomenti delle lezioni presenti all’interno del Modulo A del corso di ASPP:
 - La normativa generale e specifica in tema di igiene e sicurezza del lavoro, i criteri e gli strumenti per la ricerca delle leggi e norme tecniche che fanno riferimento a problemi specifici di sicurezza;
- I vari soggetti che compongono il sistema di prevenzione aziendale, i loro compiti, le loro responsabilità e le funzioni svolte dai vari Enti preposti alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori;
- Gli aspetti normativi e concettuali, con riferimento ai rischi presenti nei luoghi di lavoro, ai criteri metodologici per la valutazione dei rischi, ai contenuti del documento di valutazione dei rischi e alla gestione delle emergenze;
- Le modalità con cui organizzare e gestire un Sistema di prevenzione aziendale, tenendo conto delle attribuzioni e dei ruoli dei vari soggetti che lo compongono;
- Gli istituti relazionali previsti dal d.lgs. 81/2008, quali l’informazione, la formazione la consultazione e la partecipazione.
Al termine del corso è previsto un test per la verifica delle conoscenze. Al fine di ottenere l’attestazione valida ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i., è necessario rispondere in modo corretto ad almeno il 70% delle domande.
   Corsi di ASPP – Modulo B
Il corso di ASPP Modulo B ha una durata di 48 ore ed ha lo scopo di approfondire i pericoli, la responsabilità di adottare misure di sicurezza e come effettuare il controllo di tali misure.
   Oltre ai due moduli elencati sopra, vi sono i Moduli BSP che comprendono dei corsi speciali per imprese con codice ATECO 2007 (agricoltura, estrazione mineraria, sanità e chimico).
 Aggiornamento per ASPP: tempistiche e corsi da seguire
Ogni cinque anni deve essere seguito un corso di aggiornamento ASPP della durata di 20 ore. Tale percorso di formazione effettua un ripasso generale degli argomenti che sono stati trattati all’interno dei Moduli A e B, a meno che non vi siano stati nel frattempo dei sostanziali cambiamenti all’interno del Decreto Legge relativo alla sicurezza nel mondo del lavoro.
   ASPP e normativa
Vediamo ora cosa dice nel dettaglio la normativa in relazione alla figura del ASPP.
 Quando è obbligatoria la nomina del ASPP in Azienda?
La nomina dell’ASPP, essendo una figura di mero supporto, non è obbligatoria, ma raccomandata per coadiuvare l’RSPP nello svolgimento delle sue funzioni.
 ASPP Datore di Lavoro: quando è possibile?
L’ASPP (Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione) può essere sia un dipendente interno all’azienda in possesso degli appropriati requisiti che un consulente esterno.
 Tuttavia, a differenza della figura del RSPP, tale ruolo non può essere ricoperto dal datore di lavoro stesso.
 Quando e perché è possibile nominare un ASPP esterno?
Nel caso in cui all’interno dell’azienda non siano presenti dipendenti in possesso dei requisiti specifici richiesti dalla normativa per ricoprire il ruolo di ASPP, il datore di lavoro deve necessariamente rivolgersi ad un consulente esterno se necessita dell’assistenza di tale figura.
 Tuttavia, in alcuni casi, espressamente previsti dal comma 6 dell’articolo 31 del D.Lgs. 81, è obbligatorio costituire un Servizio di Prevenzione e Protezione completamente interno all’azienda. In particolare:
 - Nelle aziende industriali;
- Nelle centrali termoelettriche;
- Negli impianti ed installazioni e loro successive modificazioni;
- Nelle aziende per la fabbricazione ed il deposito separato di esplosivi, polveri e munizioni;
- Nelle aziende industriali con oltre 200 lavoratori;
- Nelle industrie estrattive con oltre 50 lavoratori;
- Nelle strutture di ricovero e cura pubbliche e private con oltre 50 lavoratori.
Quanto costa un ASPP esterno ad un’azienda e quanto guadagna?
In base a quanto riportato dal portale Talent.com, lo stipendio medio per un ASPP in Italia è di 34.000 euro all’anno o 17.44 euro all’ora. Le posizioni “entry level” percepiscono uno stipendio medio di 32.500 euro all’anno, mentre i lavoratori con più esperienza sono in grado di guadagnare fino a 40.000 euro all’anno.
 FAQ sull’Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione
Vediamo ora alcune domande frequenti in merito alla figura dell’addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione.
 Qual è la differenza tra ASPP e RSPP?
L’ASPP (Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione) è una figura che assiste il RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) nello svolgimento di tutte le attività che riguardano la tematica della sicurezza all’interno di un’azienda. A seconda delle esigenze aziendali, questo ruolo può non essere presente (trattandosi di un compito di mero supporto) oppure essere ricoperto da più figure contemporaneamente.
 Quando è necessario avere ASPP?
L’ASPP non è una figura obbligatoria per legge in quanto si tratta di un ruolo di mero supporto al RSPP. Tuttavia, se le esigenze aziendali e le dimensioni dell’organizzazione sono importanti, è consigliato nominare almeno una di queste figure in modo da assistere il RSPP nello svolgimento adeguato delle sue attività.
 Qual è la definizione di ASPP secondo la legge?
La figura dell’ASPP è regolamentata dagli articoli 33-36 del Decreto Legislativo numero 81 del 9 aprile 2008. La definizione data dalla legge di questo ruolo è: “persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all’articolo 32, facente parte del servizio di cui alla lettera I)”.
 Chi è che individua le misure di prevenzione e protezione?
Il SPP (Servizio di Prevenzione e Protezione) è il gruppo di lavoro che provvede alla valutazione dei rischi e all’individuazione delle misure di sicurezza all’interno di un’azienda sulla base delle normative attualmente esigenti. È composto da vari ruoli professionali che devono essere designati dal datore di lavoro previa consultazione d’obbligo con l’RLS.
 Chi può essere un ASPP?
Chiunque può ricoprire il ruolo di ASPP, a patto di essere in possesso di tutti i requisiti previsti all’interno del D.Lgs. 81/2008. Tale figura può essere sia interna all’organizzazione che essere ricoperta da un consulente esterno.
 Chi deve nominare ASPP?
L’ASPP è nominato dal datore di lavoro previa consultazione d’obbligo con l’RLS. Solitamente, inoltre, la scelta viene condivisa con il RSPP attuale.