I 5 Attacchi Informatici Più Pericolosi Per Gli Studenti Italiani

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Nel 2024, in Italia gli attacchi informatici sono aumentati del 18% rispetto all’anno precedente. Purtroppo, il settore dell’istruzione è risultato tra i più vulnerabili. 

 

Dando uno sguardo ai dati più recenti sul comportamento nella sfera digitale dei giovani in Italia, gli studenti del nostro Paese hanno ancora abitudini piuttosto superficiali sul fronte della sicurezza informatica.

 

Per dare ancora più forza ai segnali che puntano verso una maggiore consapevolezza, vediamo insieme quali sono le cyber minacce più comuni e quali le contromisure che si possono mettere in atto per ridurre i rischi.

 

I 5 attacchi informatici più comuni tra gli studenti

Le 5 offensive descritte qui di seguito sono le più frequenti e le più temibili, in particolar modo per gli alunni e gli insegnanti.

 
  1. Phishing

Il phishing è una truffa online con cui un hacker cerca di ingannare la vittima fingendosi un interlocutore affidabile (come ad esempio un rappresentante scolastico, ma lo stesso principio si può applicare anche per istituti bancari o servizi online) per spingerti a:

 
  • cliccare su un link dannoso;
  • inserire la tua password;
  • scaricare un file infetto.
 

Il termine deriva dall’inglese fishing (pescare): il truffatore “lancia l’amo” e aspetta che qualcuno abbocchi. Nel caso degli studenti spesso si tratta di email o messaggi che sembrano provenire da piattaforme didattiche (tipo Google Classroom o piattaforme come “Nuvola”), in realtà controllate dagli hacker.

 

Quanto è diffuso il phishing in Italia?

Secondo un report pubblicato da ANSA a febbraio 2025, nel solo 2024 sono stati segnalati 1.181 casi di phishing e attacchi di ingegneria sociale in Italia. In molti casi, nel mirino sono finite scuole di vario grado e università.

 

Perché proprio gli studenti?

Gli hacker puntano su:

 
  • uso frequente di email scolastiche (spesso poco protette),
  • Poca attenzione ai dettagli.
  • Fretta o distrazione.
 
  1. Malware

Il malware (abbreviazione di malicious software) è un software sviluppato al solo scopo di infettare un dispositivo e rubare, cancellare o bloccare informazioni. Spesso, si diffonde tramite i seguenti vettori:

 
  • email e relativi allegati (ad es. file .doc o .zip).
  • Link fake inviati in gruppi scolastici o su piattaforme come Teams.
  • Chiavette USB condivise senza alcun tipo di controllo.
 

Nel 2024 sono stati segnalati 868 attacchi malware in Italia, diversi dei quali hanno colpito studenti e corpo docente, direttamente attraverso la rete scolastica.

 
  1. Ransomware

È un tipo di malware che blocca i tuoi file (o tutto il dispositivo) con l’obiettivo di chiedere un riscatto (ransom), pagato il quale ci sarebbe la promessa dello sblocco. Immagina di perdere tutti i tuoi appunti, la tesi o altro materiale scolastico e poterli riavere solo previo pagamento.

 

Nel 2023 l’80% delle scuole citate in questo articolo ha dichiarato di aver subito almeno un attacco ransomware: il problema è molto più concreto di quanto si voglia ammettere.

 
  1. Credential stuffing

In questo caso, parliamo di un’offensiva informatica in cui gli hacker provano username e password rubati da altri siti per provare ad accedere a centinaia di account in modo automatizzato. Purtroppo, questo attacco va spesso a segno perché tantissimi utenti (studenti inclusi) riutilizzano la stessa password su più piattaforme.

 
  1. Ingegneria sociale

A questa categoria si può ricondurre anche il phishing. Come abbiamo visto, si tratta di un’offensiva che non si basa esclusivamente su elementi tecnici, facendo spesso leva sulla tua fiducia. L’hacker si finge una persona o un’organizzazione affidabile per mettere le grinfie su informazioni sensibili di vario tipo.

 

Come difendersi dalle minacce informatiche

  1. Malware
    • Non aprire allegati o file sospetti ricevuti via email o tramite la chat di scuola.
    • Non cliccare su link inaffidabili o in cui il tono ti sembra troppo “pressante”.
    • Non usare chiavette USB sconosciute.
    • Installa un antivirus e tieni sempre aggiornato il sistema operativo.
  2. Ransomware
    • Fai backup regolari dei tuoi file (su cloud o hard disk esterni).
    • Non scaricare software da siti non ufficiali.
    • Non aprire allegati provenienti da mittenti sconosciuti.
    • Non pagare mai il riscatto: denuncia l’attacco all’autorità competente (corpo scolastico e polizia postale).
  3. Credential stuffing
    • Usa password complesse, lunghe e diverse per ogni account.
    • Prova un password manager, come quello parte della piattaforma NordPass, per gestirle in sicurezza.
    • Attiva l’autenticazione a due fattori (2FA), se possibile.
  4. Ingegneria sociale / Phishing
    • Non condividere mai dati personali via chat, email o social.
    • Controlla sempre l’identità del mittente, anche se sembra “ufficiale”.
    • Massima attenzione con messaggi troppo allarmanti o urgenti.
    • Se hai dubbi, chiedi conferma a un docente o al supporto tecnico.


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