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Oggi più che mai l’argomento della formazione aziendale è sotto la lente d’ingrandimento. Le aziende hanno la possibilità, grazie al supporto dei Fondi Interprofessionali, di redigere un piano formativo aziendale e procedere con la formazione dei propri dipendenti.
 Quest’ultima dovrebbe essere sempre presa in considerazione perché il mercato si evolve rapidamente ed è necessario rimanere al passo con i tempi, acquisendo competenze sempre nuove e sempre più richieste.
 Hai mai sentito parlare del piano formativo aziendale? Scopriamo cos’è!
 Cos’è un piano formativo aziendale?
Quando si parla di piano formativo aziendale si intende un progetto all’interno del quale vengono indicate tutte le azioni formative che l’azienda vuole mettere a punto attraverso i Fondi Interprofessionali.
 Come è ormai noto, le aziende possono aderire a un Fondo Interprofessionale, sfruttando una percentuale dei contributi obbligatori. In questo modo si potrà aprire un conto formazione dal quale attingere i fondi per la formazione dei dipendenti.
 Si tratta di un aspetto decisamente importante, che punta a migliorare le competenze dei dipendenti e anche l’ambiente lavorativo. Va da sé che per attivare i corsi di formazione sia necessaria una congrua pianificazione.
 Ecco la guida per redigere un piano formativo aziendale in maniera rapida e soprattutto senza errori.
   5 passaggi fondamentali per redigere un piano formativo aziendale
Entrando nel vivo del discorso è utile iniziare dai 5 passaggi fondamentali per redigere un piano formativo aziendale.
 Sebbene si tratti di un percorso personalizzato che deve essere creato su misura per ogni attività, è necessario individuare alcune mosse fondamentali che accomunano tutti i percorsi.
 Scopriamo quali sono i 5 passaggi fondamentali per redigere un piano formativo aziendale
 Analizzare i fabbisogni dell’azienda
Quando si deve creare un percorso, che sia relativo al piano formativo aziendale o ad altri aspetti, si deve sempre partire dall’analisi.
 Analizzare i fabbisogni dell’azienda diventa, quindi, il primo step da fare quando si deve creare un piano per garantire la formazione dei dipendenti.
 Tutto parte da una ricerca dei fabbisogni formativi dei dipendenti. Questi, naturalmente, si dovranno intersecare con quelli che sono gli obiettivi dell’azienda stessa così da allineare il tutto.
 Avere dei dipendenti formati a dovere aiuta a raggiungere prima gli obiettivi che ci si pone e, quindi, aiuta a massimizzare i profitti dell’azienda. Questo è sempre il fine ultimo che muove ogni attività imprenditoriale.
 Partire da questa analisi aiuta a capire quali sono le esigenze reali dell’azienda da punto di vista della formazione. Il piano formativo aziendale dovrà partire proprio da qui.
 Chi si occupa di questa analisi andrà a proporre un report completo che raccoglierà tutto il necessario.
 Si parte con il settore in cui si opera, che è fondamentale per capire quali sono le competenze da acquisire per migliorare il contesto aziendale. Dopo aver delineato questo quadro si passa all’inquadramento dei singoli dipendenti che svolgono un ruolo chiave e che, quindi, devono essere costantemente formati e aggiornati.
 Si devono anche analizzare quelle che sono le innovazioni da introdurre così da avere le idee chiare sin da subito e partire con la redazione del piano.
 Analizzare i fabbisogni dell’azienda diventa, quindi, il primo step da fare quando si deve creare un piano per garantire la formazione dei dipendenti
 Elaborare la proposta contenuta nel piano formativo
Il secondo step da fare è quello di elaborare la proposta contenuta nel piano formativo. Di solito in questo passaggio entra in gioco il Rappresentante legale dell’azienda.
 Cosa si va a fare? Dopo aver appreso i bisogni si mettono le basi per il raggiungimento degli obiettivi da raggiungere.
 In questo caso si parla di obiettivi di formazione che sono legati a ciascuna figura professionale e a ciascun ruolo all’interno dell’azienda. Ogni dipendente ha un ruolo e, quindi, esigenze diverse. L’obiettivo formativo, quindi, sarà diverso in base ai compiti di ciascuno.
 In questa fase, che diventa più operativa, si prende coscienza che non bastano solo ed esclusivamente delle semplici nozioni, ma si deve cercare di formare il dipendente a tutto tondo. Questi ultimi devono avere delle nuove consapevolezze.
 Redigere il piano formativo: ecco gli elementi che non devono mai mancare
Quando si passa alla redazione del piano formativo si deve porre l’accento su alcuni elementi che non possono mancare
 Innanzitutto deve essere ben scandito il tempo da impiegare per il progetto formativo. Di solito l’articolazione temporale non supera i 12 mesi dalla data di inizio dei corsi.
 Non solo. Si devono chiaramente indicare i dipendenti interessati dal percorso e quelli che sono gli obiettivi da raggiungere, così come si è capito attraverso l’analisi preliminare che si è svolta.
 Molto importante indicare le metodologie di apprendimento che si intendono seguire. .
 Attenzione, poi, a seguire il formulario delle linee guida del Fondo Interprofessionale prescelto. In questo modo si avrà la certezza di non commettere errori e di poter accedere al finanziamento in tempi brevi.
 Il percorso che si propone, infine, deve puntare alla formazione e all’innovazione.
 È importante indicare i dipendenti interessati dal percorso e quelli che sono gli obiettivi da raggiungere
 Presentare il piano formativo aziendale al giusto fondo interprofessionale
A questo punto è necessario capire in che modo procedere per presentare il piano formativo aziendale al giusto fondo interprofessionale. Ne esistono diversi ma è importante fare in modo di scegliere quello in linea con le proprie esigenze.
 Bisogna consultare l’elenco dei fondi e capire quale sia più vicino alle proprie esigenze e a quelle della propria tipologia di azienda.
 Dopo avere redatto il piano formativo e individuato il fondo è necessario procedere presentando lo stesso presso la rispettiva piattaforma informatica. Tutti i fondi ne hanno una e il caricamento dei progetti avviene sostanzialmente allo stesso modo.
 I piani verranno via via analizzati e valutati. Entro 30 giorni dalla trasmissione delle istruttorie si avrà un responso.
 Se il fondo accetta verranno corrisposti all’azienda i due terzi del costo messo in preventivo. Il finanziamento si sblocca nel momento in cui si presenta il rendiconto finale.
 Monitoraggio e valutazione della formazione aziendale
Passando all’ultima fase dei piani formativi si arriva al monitoraggio e valutazione della formazione aziendale.
 Questo step mira a capire il grado di soddisfazione dei dipendenti che hanno seguito i corsi. Quello che si va a valutare è l’utilità degli stessi e il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
 Si tratta di una fase molto importante soprattutto per capire se si è sulla strada giusta o si devono cambiare degli aspetti del piano formativo, così da renderlo migliore e più utile.
   4 consigli per realizzare un piano di formazione aziendale efficace
Ci sono dei consigli che vale sempre la pena seguire quando si deve realizzare un piano di formazione aziendale efficace.
 Vediamoli punto per punto.
 Scegliere obiettivi chiari e attuare una pianificazione efficace
Come detto, trattandosi del primo step, la pianificazione deve essere fatta in maniera accurata. Per renderlo possibile è necessario scegliere obiettivi chiari e, soprattutto, capire quelle che sono le tendenze e i bisogni del settore in cui si opera.
 Definire bene i dettagli: ente erogatore, modalità, persone coinvolte, durata e verifica della formazione
Senza questi dettagli non si può avere un piano di formazione aziendale di successo. Tutto questo va stabilito prima, così da avere la strada spianata e procedere in maniera spedita con la formazione. Il tutto, poi, deve avere una durata stabilita e deve prevedere un momento di verifica delle competenze ottenute.
 Creazione di materiali a supporto della formazione
Ogni percorso formativo che si rispetti richiede la creazione di materiale a supporto per favorire e facilitare lo studio.
 Richiedere sempre feedback dopo i corsi di formazione aziendale per migliorare il piano formativo
Richiedere un feedback dopo la frequenza dei corsi di formazione è fondamentale per capire se sia il caso o meno di aggiustare il tiro o spostarsi su altri corsi per acquisire nuove competenze.