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Quando si parla di sanificazione nelle scuole e Covid-19 si tocca un argomento attualissimo, perché con l’avvento della crisi sanitaria la nostra vita è cambiata a 360 gradi.
Per motivi di sicurezza non sono solo cambiate le nostre abitudini quotidiane, ma anche quelle lavorative in tantissimi settori, in particolare in quello delle formazione e dell’educazione, perché sono stati aggiornati i protocolli per la pulizia e la sanificazione dei locali scolastici.
Se già prima la pulizia di classi e plessi scolastici era di fondamentale importanza, ora diventa essenziale per la salute delle persone sapere come gestire le pulizie scolastiche, rispettando tutta la normativa vigente in materia.
La sanificazione nelle scuole è diventato un fattore fondamentale per tutelare la salute di alunni, docenti e personale scolastico
Covid-19: cosa cambia in fatto di pulizie della scuola, protocollo e norme di sanificazione
Sanificazione nelle scuole e Covid-19 sono due temi che ormai legati l’uno all’altro, che a loro volta interessano diversi aspetti di chi opera in un istituto scolastico: possibili contagi, DAD, organizzazione delle classi in presenza, ecc. Una situazione di certo non semplice, che va di pari passo con l’evoluzione della pandemia.
È più che giusto provare a tenere delle lezioni in presenza negli istituti scolastici quando la diminuzione ciclica dei contagi lo permette, perché è un tipo di formazione che è insostituibile per gli alunni, in particolare per i bambini, per cui l’ambiente scolastico deve essere mantenuto pulito e igienizzato a dovere.
Per permettere l’apertura delle classi ai dirigenti scolastici sono state fornite delle direttive chiare e stringenti, per poter mettere in pratica una corretta gestione delle attività di pulizia, disinfezione e sanificazione a scuola.
L’obiettivo, del resto, è sempre il medesimo: cercare di bloccare l’avanzata non solo del contagio da Covid-19, ma anche di altre possibili malattie. La scuola deve essere un ambiente sano e pulito in qualsiasi caso, al di là della crisi pandemica.
Per questo motivo sarà necessario fare riferimento a quelle che sono le nuove indicazioni INAIL contenute nel documento “Gestione delle operazioni di pulizia, disinfezione e sanificazione nelle scuole. Istruzioni per l’uso” che, grazie alla supervisione dell’ISS e del Ministero della Salute, fornisce una guida chiara a chi si trova a dover gestire degli istituti scolastici.
Al di là della pandemia ogni istituto scolastico deve essere sempre tenuto igienizzato e sanificato
Potrebbe accadere di dover gestire delle situazioni di emergenza a scuola come, ad esempio, la presenza di positivi o di classi in isolamento. Cosa fare in questi casi? I protocolli e le norme sono cambiate, per cui è necessario avere sempre ben chiaro tutto il quadro, in modo da non commettere errori e non mettere a repentaglio la salute di docenti, alunni e personale scolastico.
La guida dell’INAIL “Gestione delle operazioni di pulizia, disinfezione e sanificazione nelle strutture scolastiche”
La guida dell’INAIL “Gestione delle operazioni di pulizia, disinfezione e sanificazione nelle strutture scolastiche” è, quindi, il faro che si deve seguire in questo periodo.
Si tratta di un documento ben approfondito, che fornisce un valido sostegno per docenti e personale ATA, ovvero per coloro che si trovano a fare i conti con quello che è il mondo scolastico, verso il quale si deve prestare un’attenzione in più.
Si tratta, del resto, della base perfetta per pianificare tutte quelle che sono le specifiche attività di pulizia, disinfezione e sanificazione nelle scuole, anche se a questo punto c’è da fare un distinguo, perché alcune indicazioni sono obbligatorie, mentre altre sono solo dei suggerimenti e consigli.
La nuova normativa per la sanificazione nelle scuole uniforma i comportamenti e le strategie da mettere in atto per arginare il numero crescente di contagi a causa del Coronavirus
Ad ogni modo il Dirigente scolastico ha la possibilità di fissare delle regole, di dare compiti e attribuire delle responsabilità per permettere che tutto quello che viene richiesto sia rispettato.
Nella guida INAIL si parte con una parte generale che spiega per filo e per segno quelli che sono i dispositivi di protezione individuale, quelli che sono i dispositivi medici e i detergenti e disinfettanti che devono essere utilizzati.
Nella seconda parte del documento, invece, si passa a parlare in maniera più specifica e approfondita di quelle che sono le procedure di pulizia e sanificazione: queste sono suddivise per ambienti e ciò significa che non solo dovranno essere utilizzati dei materiali diversi, ma che si dovranno anche seguire delle indicazioni in merito alle tempistiche e alla frequenza.
In tutto questo iter potranno essere coinvolti ditte esterne, collaboratori scolastici e finanche gli alunni e i docenti.
Alla base di questa nuova normativa c’è l’esigenza di andare a uniformare i comportamenti in caso di emergenza in un ambiente come quello scolastico in cui la pulizia e l’igiene erano al primo posto, anche nel periodo precedente.
Protocolli e norme di Sanificazione inerenti il Covid-19
Entrando nel vivo di quelli che sono i protocolli e le norme di sanificazione inerenti il Covid-19 si devono mettere in luce una serie di indicazioni decisamente molto chiare, che quindi devono essere seguite alla lettera.
Le attività di pulizia e disinfezione vengono, quindi, descritte in maniera dettagliata. Il primo consiglio è quello di prestare attenzione alle zone utilizzate da tante persone. Qui sarà necessario effettuare una pulizia più profonda così da minimizzare il rischio di diffusione di batteri, allergeni, polveri, virus.
A una efficace pulizia si deve inoltre affiancare una disinfezione perfetta così che tutte le attività, anche quelle straordinarie, possano essere svolte in sicurezza.
Le zone utilizzate da tante persone sono quelle a cui va prestata più attenzione durante la sanificazione
Sarà necessario, quindi, avere un corretto protocollo delle operazioni di pulizia, sanificazione e igienizzazione. In questo si deve tenere sempre presente che spesso a farlo sono ditte esterne ed è per questo motivo che è importante avere un protocollo univoco, nel quale vengono previste anche azioni di controllo delle operazioni effettuate.
Il consiglio in questi casi è di registrare qualsiasi operazione, annotando le date, le azioni compiute, i controlli e così via, in modo da non perdere traccia di quanto fatto giorno dopo giorno.
Questo registro viene caldamente consigliato nel documento INAIL di cui discutiamo, poiché serve per tenere tutto sotto controllo, monitorando la situazione a scuola in modo costante e appronfondito.
Il protocollo prevede di segnalare la frequenza dei cicli di pulizia e di indicare anche le criticità che si possono incontrare, sia in presenza che in assenza di studenti, docenti e personale. Deve essere segnalato anche l’orario delle pulizie e, soprattutto, quelle che sono le tecnologie utilizzate.
A tal proposito si consiglia, ad esempio, di utilizzare degli strumenti e delle procedure tali da non permettere il sollevamento del pulviscolo, perché ciò smuoverebbe quello che giace depositato su superfici e pavimento. Ecco, quindi, che ogni scuola dovrebbe prediligere la pulizia con aspirapolveri dotati di filtri ad alta efficienza.
In questo modo si riduce anche la possibilità di rilasciare degli allergeni nell’aria, minimizzando la possibilità di provocare allergie, asma o altri problemi respiratori.
Per quel che concerne gli interventi di disinfestazione, che puntano a eliminare parassiti o ratti, si consiglia di procedere nei periodi di assenza di docenti, alunni e personale così da lavorare meglio e senza rischi per la loro salute.
Ci sono, infine, delle particolari procedure che sono tipiche dei periodi di pandemia. In questo caso il personale deve essere formato a dovere.
Vediamo adesso come gestire una persona potenzialmente sintomatica a scuola
La guida INAL tratta di interventi per la sicurezza sanitaria e la sanificazione a scuola che non riguardano solo il personale ATA, ma anche docenti e studenti.
Come gestire una persona potenzialmente sintomatica a scuola
Una delle domande che ci si pone più di frequente in questo periodo riguarda come gestire una persona potenzialmente sintomatica a scuola, una grossa preoccupazione soprattutto per dirigenti scolastici e docenti.
Si tratta di un punto su cui vale la pena fare chiarezza, poiché è una situazione di rischio che deve essere gestita al meglio, proprio per evitare il diffondersi di ulteriori contagi in un luogo con un’alta densità di persone.
Se un alunno, un docente o un membro del personale scolastico dovesse sviluppare i sintomi del Covid-19, allora si dovrà procedere al suo isolamento, così come stabilito nel Documento tecnico, aggiornamento del 22 giugno u.s., alla sezione “Misure di controllo territoriale”, che riprende e integra quello che è il precedente “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro” del 24 aprile 2020 (punto 11 – Gestione di una persona sintomatica in azienda).
Nello specifico la persona potenzialmente contagiata deve essere prontamente isolata, inoltre le devono essere forniti tutti i dispositivi di protezione personale a partire dalla mascherina chirurgica.
Lo step successivo è quello di garantire, nel minor tempo possibile, il ritorno del possibile positivo presso il proprio domicilio, così da attivare tutto il protocollo sanitario previsto per questi casi dall’ASL o AUSL locale.
Sarà necessario, quindi, far partire le misure di quarantena previste dalla normativa in materia. Se il caso di positività è confermato, allora la scuola dovrà provvedere immediatamente con il monitoraggio dei contatti, così da cercare di individuare possibili altri casi di persone positive al Coronavirus.
Dovranno essere messe a punto tutte le misure precauzionali al fine di individuare e isolare il possibile focolaio, motivo per cui tutti i contatti dovranno essere tracciati, avvisati e sottoposti a controllo.
La presenza di un soggetto positivo crea una situazione di rischio, che deve essere gestita al meglio e in modo tempestivo
La sorveglianza sanitaria nelle scuole
Quello della sorveglianza sanitaria nelle scuole relativa al Covid-19 è un argomento che vale la pena approfondire in maniera specifica, per chi si avvale di alcune figure specifiche che è bene conoscere.
Una di queste è il medico competente, che ricopre un ruolo cruciale in realtà da sempre, ma che in questa fase pandemica diventa ancora più centrale. Il suo compito è quello di supportare il dirigente scolastico in tutte quelle che sono le misure per il contenimento della diffusione del virus, che devono essere obbligatoriamente messe a punto in ambito scolastico.
Tutti gli strumenti di sorveglianza sanitaria sono ora indispensabili per cercare di mettere a punto quelle che sono le misure di contenimento, al fine soprattutto di salvaguardare i dipendenti fragili e più esposti al rischio.
Cambia in questo momento storico anche quello che è il significato del concetto di fragilità, per cui è bene soffermarsi si questo punto per fare un po’ di chiarezza: rientrano nella descrizione di “soggetti fragili” coloro che si trovano in situazioni di fragilità, di età maggiore di 55 anni e con comorbilità.
In poche parole si tratta delle persone più rischio di contaggio da Covid-19 e alle sue conseguenze. Sono queste le persone che devono essere maggiormente tutelate e sorvegliate.
Il ruolo del Referente COVID nelle Scuole e nei Servizi Educativi dell’Infanzia
Come si nota la crisi sanitaria ha portato alla luce nuove esigenze e, soprattutto, ha creato nuove figure come quella del referente COVID nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia.
Per chi desidera ricoprire questo ruolo è consigliata una formazione adeguata, poiché si tratta di un incaricato delicato che comporta una serie di responsabilità. Per acquisire le conoscenze necessarie è possibile seguire il Corso di Formazione Referente Covid nelle Scuole e nei Servizi Educativi dell’Infanzia, che si svolge online e che permette di formarsi in maniera corretta per ricoprire un ruolo così importante.
Nello specifico il corso si rivolge a docenti, personale ATA e altro personale scolastico degli Istituti che puntano a ottenere la formazione necessaria per affrontare la prevenzione del Covid-19 e il rischio biologico connesso.
Il corso è approfondito e ben strutturato e rilascia la necessaria certificazione per operare come Referente Covid nelle Scuole e nei Servizi Educativi dell’Infanzia.
Covid-19 e Scuola: i compiti dei collaboratori scolastici
I collaboratori scolastici hanno dei compiti ben specifici nella gestione della situazione, Per questo motivo è importante che venga seguito uno specifico Corso di formazione per Docenti e Personale ATA sul rischio biologico COVID nelle Scuole e nei Servizi Educativi dell’Infanzia della durata di 6 ore.
L’obiettivo di un corso di questo tipo è proprio quello di formare il personale scolastico, facendo prendere coscienza di quelli che sono i protocolli e le procedure da conoscere al fine di garantire che l’ambiente scolastico sia quanto più sicuro possibile.
Si tratta di un argomento delicato, che serve conoscere per non mettere a rischio la salute di chi passa tante ore ogni giorno negli ambienti scolastici.
La scuola, così come i suoi abitanti piccoli e grandi, va protetta più che mai ed è per questo motivo che il personale deve essere formato a dovere e devono essere prese tutte le necessarie precauzioni.