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Il riciclaggio di denaro è uno dei reati più diffusi all’interno del settore finanziario. Esso consiste nell’integrare fondi illeciti all’interno dell’economia legale, rendendoli in questo modo difficili da individuare e tracciare. Il reato di riciclaggio mina la stabilità finanziaria, alimenta il crimine organizzato e compromette l’integrità dell’interno sistema economico di un Paese.
 All’interno di questo articolo vediamo nel dettaglio che cos’è il reato di riciclaggio e cosa è possibile fare al fine di prevenirlo.
 Perché è Importante Conoscere il Reato di Riciclaggio e Rispettare la Normativa
La comprensione del reato di riciclaggio è fondamentale allo scopo di prevenire le attività illecite a riguardo della movimentazione di denaro. A tal fine, il nostro Corso Antiriciclaggio Online offre una solida conoscenza dei principi della normativa e delle regole tecniche, tra cui quelle previste dall’ABI, dalla Banca d’Italia e dal CNDCEC, in conformità con il D.Lgs. 231/07 e in attuazione della IV Direttiva europea in materia di antiriciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo.
 Il nostro percorso formativo fornisce, inoltre, una disamina dei nuovi obblighi di comunicazione e iscrizione al Registro dei Titolari Effettivi, nonché dell’adeguata verifica ordinaria e rafforzata e della comunicazione DAC6.
 Le aziende che operano in settori a rischio, come il settore finanziario o quello del commercio di beni di lusso, dovrebbero prestare particolare attenzione alla formazione dei loro dipendenti e all’implementazione di misure efficaci al fine di evitare il reato di riciclaggio di denaro. Non rispettare la normativa, infatti, potrebbe comportare sanzioni severe per l’azienda e per i suoi dirigenti.
 Tuttavia, la formazione in materia di riciclaggio dovrebbe essere considerata da tutte le organizzazioni, a prescindere dall’ambito in cui operano.
 Qual è la Definizione del Reato di Riciclaggio?
L’articolo 648-bis del Codice Penale stabilisce che chiunque sostituisca o trasferisca denaro o beni provenienti da un reato, in modo da nasconderne la loro origine illecita, è punito con la reclusione da quattro a dodici anni e con una multa che va da 5.000 a 25.000 euro.
 La pena, inoltre, può essere aumentata se il reato viene commesso nell’esercizio di un’attività professionale e può essere diminuita se la pena prevista per il reato originario è inferiore alla reclusione di cinque anni.
 Il Testo Integrale dell’Articolo 648 Bis del Codice Penale
Il testo integrale dell’articolo 648-bis del Codice Penale afferma che:
 “Fuori dei casi di concorso nel reato, chiunque sostituisce o trasferisce denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto non colposo; ovvero compie in relazione a essi altre operazioni, in modo da ostacolare l’identificazione della loro provenienza delittuosa, è punito con la reclusione da quattro a dodici anni e con la multa da euro 5.000 a euro 25.000.
 La pena è aumentata quando il fatto è commesso nell’esercizio di un’attività professionale.
 La pena è diminuita se il denaro, i beni o le altre utilità provengono da delitto per il quale è stabilita la pena della reclusione inferiore nel massimo a cinque anni.
 Si applica l’ultimo comma dell’articolo 648”.
 Gli Elementi Costitutivi del Reato di Riciclaggio
Il reato di riciclaggio è considerato plurioffensivo poiché non si limita solo a danneggiare l’ambito patrimoniale, ma può causare gravi danni anche all’economia e al mercato. Infatti, il riciclaggio falsa la libera concorrenza e mina la stabilità e l’affidabilità degli intermediari finanziari. Il reato di riciclaggio protegge, inoltre, gli interessi legati all’amministrazione della giustizia, all’ordine pubblico e all’economia, e può essere commesso da individui di qualsiasi tipologia.
 In generale, il riciclaggio di denaro viene considerato un reato istantaneo di mera condotta e di pericolo concreto. In altre parole, il reato si verifica semplicemente agendo in modo da nascondere l’origine illecita del denaro o dei beni, anche se l’evento del reato non si verifica in modo effettivo.
 Vediamo ora, più, nel dettaglio quali sono gli elementi costitutivi che si devono configurare affinché possa essere definito il reato di riciclaggio.
 Elemento Oggettivo e Soggettivo a Confronto
Per commettere il reato di riciclaggio, la persona deve agire in modo volontario e consapevole della provenienza illecita del denaro o dei beni oggetto dell’azione. Ciò viene definito come elemento soggettivo. Tuttavia, potrebbe anche verificarsi una forma di dolo eventuale se la persona possiede solamente una conoscenza generica della provenienza criminosa di un bene o del denaro.
 Inoltre, affinché si possa configurare tale tipologia di illecito, è necessario che sia stato commesso anche un precedente reato, ossia un qualsiasi delitto intenzionale considerato come elemento oggettivo. Il riciclaggio può avvenire, infatti, mediante la sostituzione o il trasferimento di denaro, beni o altre forme di valore provenienti da un reato intenzionale, oppure tramite operazioni volte a nascondere l’origine criminale.
 Sanzioni e Pene Previste per il Reato di Riciclaggio
L’articolo 648 bis del Codice Penale prevede sanzioni molto severe per il reato di riciclaggio di denaro o beni provenienti da attività illecite. La pena prevista è la reclusione da quattro a dodici anni e una multa da 5.000 a 25.000 euro.
 Inoltre, se il reato di riciclaggio viene commesso nell’esercizio di un’attività professionale, la pena può essere ulteriormente aggravata. In questo caso, il reato, infatti, viene considerato più grave in quanto l’individuo ha agito in modo professionale e intenzionale.
 La legge n. 575 del 1965 prevede, in aggiunta, un inasprimento della pena nel caso in cui il soggetto sia stato sottoposto a misure di prevenzione con provvedimento definitivo. Questo significa che in presenza di precedenti penali o di comportamenti che indicano la propensione ad agire in modo illecito, la pena per il reato di riciclaggio può essere ulteriormente aumentata.
 Tale tipologia di illecito può essere perseguita per un periodo massimo di dodici anni dalla data in cui è stato commesso. Questo lasso di tempo può essere incrementato se si verificano degli eventi tali da interrompere la prescrizione, ovvero azioni legali le quali impediscono la scadenza del termine di persecuzione del reato.
 Differenze Tra Riciclaggio e Altre Attività Illegali
Analizziamo ora alcune importanti differenze tra il reato di riciclaggio e altre attività illegali che vengono spesso associate a esso.
 Quale è la Differenza Riciclaggio ed Evasione Fiscale?
Il riciclaggio è un reato che consiste nel trasferimento o sostituzione di denaro o beni che sono stati ottenuti illegalmente, al fine di mascherarne la provenienza illecita e renderli utilizzabili. In altre parole, il riciclaggio riguarda l’occultamento dell’origine illecita dei proventi, in modo che questi possano essere reinvestiti o utilizzati in modo legale senza destare sospetti sul loro vero scopo.
 L’evasione fiscale, invece, si verifica nel momento in cui un individuo o un’impresa non pagano le tasse dovute allo Stato in relazione all’attività economica da loro intrapresa. Tale attività può assumere diverse forme, come ad esempio la mancata dichiarazione dei redditi, la sottostima del reddito generato, l’omessa fatturazione o la falsificazione dei documenti contabili.
 Mentre il riciclaggio riguarda l’occultamento della provenienza illecita dei proventi, l’evasione fiscale fa riferimento all’omissione o alla falsificazione delle informazioni fiscali necessarie per pagare le tasse dovute ai sensi della normativa attualmente vigente. Entrambi i reati rappresentano un danno per l’economia e per la società, in quanto riducono le risorse disponibili per il bene comune e possono alimentare forme di criminalità organizzata oltre che di corruzione.
 Quale è la Differenza tra Riciclaggio e Autoriciclaggio?
La differenza principale tra il riciclaggio e l’autoriciclaggio è che nel primo caso, un terzo soggetto è coinvolto nell’operazione di “pulizia” dei proventi illeciti. In altre parole, un soggetto esterno all’attività criminosa prende parte alla gestione e all’occultamento dei beni o denaro di provenienza illegale. Questo soggetto spesso agisce come intermediario tra chi ha commesso il reato e la destinazione finale dei proventi illeciti.
 Nel caso dell’autoriciclaggio, invece, il soggetto che ha commesso il reato si occupa personalmente di riciclare i soldi sporchi inserendoli all’interno dell’economia legale affinché possano essere utilizzati. In questo caso, il soggetto criminale cerca di nascondere il denaro illecito attraverso investimenti o acquisti di beni legali oppure tramite altre operazioni finanziarie. L’autoriciclaggio viene considerato un reato particolarmente grave in quanto il soggetto criminale agisce da solo e conosce perfettamente la natura illecita dei fondi che sta cercando di riciclare.
 In entrambi i casi, la finalità del riciclaggio è quella di mascherare la provenienza illecita dei proventi e di inserirli all’interno dell’economia legale. Spesso, i proventi illeciti vengono reinvestiti in azioni, immobili o altre forme di investimento al fine di rendere più difficile la loro tracciabilità.
 Quali sono le Differenze tra Riciclaggio di Denaro Sporco e Ricettazione?
Il riciclaggio è un reato che ha l’obiettivo di mascherare od occultare la provenienza illecita di denaro, beni o altre utilità provenienti da attività criminose. L’obiettivo principale di tale azione è quello di rendere difficile o impossibile la tracciabilità dell’origine illecita di questi beni.
 Al contrario, la ricettazione consiste nell’acquisizione, detenzione o commercio di beni di provenienza illecita che sono stati ottenuti attraverso attività criminose commesse da terzi. In questo caso, il reato non riguarda l’occultamento della provenienza illecita dei beni, ma la loro acquisizione e commercio senza autorizzazione.
 Spesso, chi si dedica alla ricettazione è un intermediario che acquista i beni illeciti e li vende ad altri soggetti, generando un profitto dalla vendita di beni rubati o provenienti da altre attività criminali.
 Come Prevenire il Reato di Riciclaggio
Vediamo quali sono le azioni da intraprendere al fine di prevenire il reato di riciclaggio di denaro.
 L’Importanza della Conoscenza delle Normative
La conoscenza delle normative in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro è di fondamentale importanza per le banche e gli operatori finanziari, in quanto permette di proteggere il sistema finanziario dall’ingresso di capitali di origine criminale.
   In particolare, le regole tecniche previste dall’ABI, dalla Banca d’Italia e dal CNDCEC, in attuazione della IV Direttiva europea in materia di antiriciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo, definiscono i requisiti per la gestione e la verifica dell’identità dei clienti, la sorveglianza sui movimenti finanziari sospetti e la segnalazione alle autorità competenti.
 Inoltre, il D.Lgs. 231/07 stabilisce un sistema di responsabilità amministrativa delle società e delle persone giuridiche per reati commessi nell’interesse o a vantaggio della stessa, tra cui il riciclaggio di denaro. Ciò significa che le società e le persone giuridiche possono essere perseguite penalmente per il comportamento illegale dei loro dirigenti o impiegati.
 L’Adozione di Sistemi di Controllo Interno
Per prevenire il riciclaggio di denaro e rispettare le normative antiriciclaggio, è essenziale che le aziende adottino adeguati sistemi di controllo interno. Essi devono basarsi su una serie di procedure, politiche e strumenti le quali consentano di identificare e gestire i rischi associati al riciclaggio di denaro, oltre che al finanziamento del terrorismo.
 In primo luogo, l’adozione di un sistema di verifica dell’identità dei clienti è fondamentale allo scopo di prevenire l’ingresso di capitali illeciti nel sistema finanziario. Le aziende sono, quindi, tenute a verificare l’identità dei propri utenti attraverso la raccolta di documenti validi e garantire che tali identificativi siano autentici.
 In secondo luogo, le organizzazioni devono implementare un sistema di sorveglianza sulle attività finanziarie della propria clientela. Ciò deve permettere di individuare comportamenti sospetti, come movimenti di denaro anomali o transazioni verso Paesi ad alto rischio.
 Inoltre, è bene che le società si dotino di un sistema di reporting interno che consenta ai dipendenti di segnalare eventuali comportamenti sospetti o irregolari. Tale approccio dovrebbe garantire l’anonimato a coloro che effettuano le segnalazioni, in modo da incentivare la collaborazione nella prevenzione di tale grave reato.
 La Formazione Antiriciclaggio del Personale
Infine, è necessario che le aziende forniscano formazione e aggiornamento costante ai propri dipendenti in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro.
 La formazione del personale è, infatti, uno dei pilastri fondamentali nella prevenzione e contrasto di tale tipologia di reato nonché di altre attività finanziarie illecite. Essa deve essere mirata a sensibilizzare i dipendenti sull’importanza di rispettare le leggi e gli obblighi normativi in materia di antiriciclaggio, oltre che sull’adozione delle misure preventive al fine di evitare il riciclaggio di denaro.
 I dipendenti devono essere formati sui principali obblighi normativi, come l’identificazione del cliente, la verifica della provenienza dei fondi e la segnalazione di operazioni sospette alla UIF. Inoltre, è importante che siano in grado di riconoscere i segnali di allarme e di agire tempestivamente al fine di prevenire il compimento di questo fatto illecito.
 A tale scopo, il nostro Corso Online di Antiriciclaggio consente di offrire al proprio personale una formazione mirata e completa in merito al reato di riciclaggio di denaro. Essendo erogato in modalità telematica, inoltre, il percorso formativo garantisce allo studente la massima flessibilità nell’organizzazione del proprio piano di studi consentendo una perfetta integrazione con l’attività lavorativa.
   FAQ sul Reato di Riciclaggio
Vediamo ora alcune domande frequenti che gli utenti si pongono spesso nel momento in cui cercano informazioni a riguardo del reato di riciclaggio.
Quali sono i reati di riciclaggio?
Il reato di riciclaggio è stato istituito nel 1978 e prevede come presupposti specifici la commissione di reati quali la rapina aggravata, l’estorsione aggravata e il sequestro di persona a scopo di estorsione.
Come si concretizza il reato di riciclaggio?
Il reato di riciclaggio si configura come un tipo di reato a consumazione anticipata, il cui completamento avviene semplicemente attraverso l’esecuzione di operazioni finalizzate a ostacolare la tracciabilità dell’origine illecita del denaro, dei beni o delle altre utilità provenienti da attività criminose.
Come è punito il reato di riciclaggio?
La legge prevede una pena severa per chi commette il reato di riciclaggio. La pena prevista è la reclusione da quattro a dodici anni e una multa da 5.000 a 25.000 euro. Inoltre, essa può essere aggravata se il reato viene commesso durante la conduzione di un’attività di impresa.
Quando scatta il reato di riciclaggio?
Secondo la normativa vigente, il reato di riciclaggio può essere commesso da chiunque, indipendentemente dalla partecipazione a un reato preesistente, sostituisce o trasferisce denaro, beni o altre utilità provenienti da un reato non colposo, ovvero compie altre azioni atte a ostacolare l’identificazione dell’origine criminosa di tali fondi o beni.
Quando scatta l'antiriciclaggio?
Sebbene siano consentiti prelievi di contante inferiori ai 10.000 euro senza particolari verifiche, le norme antiriciclaggio impongono alle banche di segnalare alla UIF (Unità di Informazione Finanziaria) qualsiasi operazione di prelievo superiore a questa soglia. Gli imprenditori sono tenuti inoltre, a fornire una documentazione contabile che giustifichi tutti i prelievi di contante che superano l’importo di 1.000 euro al giorno o 5.000 euro al mese.
Cosa non è considerato riciclaggio?
Per configurare il reato di riciclaggio, è necessario che il denaro, la cosa o l’utilità oggetto della condotta provengano da un delitto non colposo, anche nella forma di tentativo. Tuttavia, non possono essere considerati come presupposto per il reato di riciclaggio i reati colposi e le contravvenzioni.
Chi controlla il riciclaggio?
Il controllo antiriciclaggio è effettuato dalla Guardia di Finanza, e in particolare dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, che ha il compito di verificare il rispetto delle norme da parte dei soggetti obbligati individuati dal D. Lgs. 231/2007.
Qual è la differenza tra riciclaggio e ricettazione?
Il riciclaggio è il reato che consiste nel mascherare od occultare la provenienza illecita di denaro, beni o altre utilità provenienti da attività criminose, tramite operazioni volte a ostacolare la loro tracciabilità. Al contrario, la ricettazione consiste nell’acquisire, detenere o commerciare beni provenienti da reati commessi da terzi.