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Il PSCL (Piano Spostamenti Casa-Lavoro) è un processo che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita dei dipendenti e sulle emissioni di gas serra, se redatto e seguito correttamente.
 In questo articolo spiegheremo nel dettaglio come redigere il PSCL, quali sono i passaggi da seguire e chi può farlo.
 Le linee guida per la redazione del PSCL e la normativa attuale
A livello nazionale, la Legge n. 77 del 17 luglio 2020 impone alle imprese con più di 100 dipendenti situate in un capoluogo di Regione, Città Metropolitana, capoluogo di Provincia o in un Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti di redigere il proprio PSCL entro il 31 dicembre di ogni anno.
 A livello internazionale esistono linee guida e standard stabilite dalla ISO 39001:2012 per la gestione della sicurezza stradale e dalla ISO 14064-1:2006 per la gestione delle emissioni di gas serra che possono essere utilizzate come riferimento dalle aziende per la redazione del proprio PSCL.
 Inoltre, l’Unione Europea ha indicato obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra e dell’inquinamento atmosferico legati alla mobilità da prendere in considerazione durante la creazione del piano.
 Le normative relative al PSCL hanno come obiettivo principale quello di incoraggiare le aziende a promuovere forme sostenibili di trasporto tra i propri dipendenti, contribuendo così ad abbattere l’impatto ambientale generato dagli spostamenti casa-lavoro.
 Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato sul proprio portale un documento con le linee guida utili per predisporre correttamente un PSCL.
 Tale rapporto contiene indicazioni che possono essere utilizzate dalle organizzazioni e dai mobility manager per la creazione del piano, oltre a suggerimenti sulla struttura da seguire e sulle analisi necessarie per la redazione del documento in modo conforme alle varie normative.
 Come Redigere il PSCL: la Procedura
Il Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) è uno strumento fondamentale per promuovere la mobilità sostenibile all’interno delle aziende e delle pubbliche amministrazioni.
 La redazione del PSCL è un processo complesso che richiede la raccolta e l’analisi di dati, la definizione di obiettivi e azioni, la comunicazione e la partecipazione dei dipendenti, il monitoraggio e la valutazione degli effetti.
 In questo paragrafo, esploreremo la procedura per redigere il PSCL, passo per passo, per garantire che il piano sia efficace e ben strutturato.
 1 – La parte informativa e di analisi interna della mobilità
La prima parte del PSCL è costituita dalla sezione informativa e di analisi interna della mobilità che deve contenere diversi studi a riguardo della mobilità interna all’azienda e relativi alla zona in cui l’organizzazione è attiva.
 L’analisi delle condizioni strutturali della sede dell’azienda o dell’ente
In questa sottosezione, è bene esaminare le caratteristiche e le attrezzature dell’azienda o ente per trovare informazioni sulla posizione del luogo di lavoro, eventuali attrezzature per la mobilità come posti auto o posti bici, spogliatoi per ciclisti e altre informazioni sui mezzi a disposizione per il trasporto del personale.
 L’analisi dell’offerta di trasporto presente sul territorio
L’analisi deve anche valutare l’offerta di trasporto disponibile nell’area per creare una comprensione delle infrastrutture e dei servizi di trasporto che possono essere utilizzati dai dipendenti dell’azienda per i loro spostamenti tra casa e lavoro.
 L’analisi degli spostamenti casa-lavoro
Per comprendere come i dipendenti si spostano tra casa e lavoro, è importante considerare dove vivono, i turni lavorativi assegnati, le abitudini e le necessità di spostamento, oltre che la loro apertura al cambiamento.
 2 – La parte progettuale del PSCL
La seconda parte del PSCL è costituita dalla sezione dedicata alla progettualità in cui si definiscono le misure e gli obiettivi che si vogliono raggiungere con l’implementazione di tale piano.
 La progettazione delle misure da implementare nel PSCL
Sono previsti vari incentivi nel quadro di un PSCL per incoraggiare le persone ad adottare comportamenti virtuosi e a ricorrere a mezzi di trasporto sostenibili al posto del proprio veicolo privato, contribuendo così a diminuire il traffico nelle città.
 La determinazione dei provvedimenti da adottare con il PSCL dipende dai risultati ottenuti dalle indagini condotte che hanno lo scopo di rivelare come e in quali circostanze i dipendenti sono propensi a modificare i loro viaggi in direzione di forme di trasporto più ecologiche.
 Alcuni esempi sono:
 - Disincentivare l’uso individuale dell’auto privata;
- Favorire l’uso del trasporto pubblico;
- Favorire la mobilità ciclabile e/o la micromobilità;
- Ridurre la domanda di mobilità.
La definizione di benefici e vantaggi che è possibile ottenere
In un piano di mobilità sostenibile aziendale è importante mostrare i risultati positivi che si possono ottenere adottando le azioni previste, evidenziando i vantaggi sia per i dipendenti coinvolti, sia per l’azienda, sia per la comunità.
 Il PSCL deve elencare in dettaglio per ogni misura attuabile le relative azioni, fornendo informazioni come: la percentuale di dipendenti disposti ad implementare tale misura, basata sull’analisi dei questionari sulle trasferte casa-lavoro; stima della spesa richiesta per l’attuazione; benefici che i dipendenti coinvolti possono trarre dalla misura; vantaggi per l’impresa o ente pubblico che adotta il PSCL e per la comunità.
 Il budget e il programma di implementazione
L’azienda deve stabilire un programma di attuazione del PSCL in base al budget a disposizione e i tempi di realizzazione previsti, specificando la priorità, le tempistiche e le risorse necessarie per ogni misura da implementare.
 Il piano dovrebbe includere tutte le misure che possono essere attuate nell’anno in corso, nonché quelle prolungate negli anni successivi, se necessario.
 La definizione dei KPI e degli strumenti di monitoraggio del PSCL
I KPI sono creati per l’azienda sulla base del processo descritto prima. Ad esempio, è possibile basare un KPI sullo smart working, utilizzando i dati delle risorse umane, verificando la percentuale di emissioni nocive risparmiate grazie a lavoratori che adottano le formule agile, analizzando gli obiettivi per giornate definite come “utili” in linea con il mobility manager di area e così via.
 Si può stabilire un KPI relativo al servizio scelto oppure costruire valutazioni sul valore delle emissioni nocive rispetto al mezzo utilizzato.
 In sintesi, i KPI forniranno una base per comprendere se il mobility manager ha raggiunto gli obiettivi definiti all’interno del PSCL ed effettuare successivamente una progettazione futura.
 Le fase successive alla redazione del PSCL
La redazione del Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) è solo il primo passo per promuovere la mobilità sostenibile all’interno delle aziende e delle pubbliche amministrazioni.
 Una volta elaborato, il PSCL deve essere portato a conoscenza dei dipendenti, attuato e monitorato per verificare l’efficacia delle misure previste.
 In questo paragrafo esploreremo le fasi successive alla redazione del PSCL, come la comunicazione, l’attuazione e il monitoraggio delle azioni previste nel piano per garantire che il PSCL sia effettivamente efficace nell’obiettivo prefissato.
 L’adozione del Piano di Spostamenti Casa-Lavoro
Il piano di mobilità sostenibile aziendale deve essere formalizzato attraverso un atto o provvedimento specifico all’interno di ogni ente o azienda, seguendo le procedure previste dalle singole unità organizzative, entro la fine dell’anno.
 Una volta adottato, il piano deve essere trasmesso entro 15 giorni al Mobility Manager del comune competente per territorio. Inoltre, bisogna inviare i dati relativi agli spostamenti dei dipendenti, con i relativi orari di ingresso e uscita.
 La comunicazione efficace del PSCL
Dopo aver adottato il piano di mobilità sostenibile aziendale, è importante che i dipendenti vengano informati in modo da coinvolgerli nell’attuazione delle misure previste.
 La partecipazione del personale non si limita alla collaborazione iniziale nella risposta al questionario, ma prevede un coinvolgimento attivo anche per coloro che potrebbero essere direttamente interessati dalla implementazione di una specifica azione.
 Inoltre, è importante mantenere i dipendenti informati sui progressi ottenuti nel corso del tempo.
 La fase di monitoraggio
Il piano di mobilità sostenibile aziendale deve essere costantemente controllato dal Mobility Manager aziendale per verificare l’efficacia delle misure attuate e identificare eventuali problemi o difficoltà nella loro attuazione e proporre soluzioni rapide per risolverli.
 Il monitoraggio deve anche valutare i benefici conseguiti attuando le misure previste, considerando i vantaggi per i dipendenti, per l’azienda e per la comunità.
 Quando adottare un PSCL?
L’adozione del PSCL non è solo un’opportunità per migliorare l’impatto ambientale, ma anche per aumentare la qualità della vita dei dipendenti e migliorare l’immagine dell’azienda.
 In questo paragrafo, esploreremo le circostanze in cui un’azienda o una pubblica amministrazione dovrebbe adottare un PSCL.
 Quando il PSCL è obbligatorio per un’azienda?
Le aziende e le pubbliche amministrazioni con più di 100 dipendenti sono obbligate a stilare un piano di mobilità sostenibile aziendale (PSCL) entro la fine del mese di dicembre di ogni anno.
 Quando il PSCL è obbligatorio nella PA?
Le imprese e le pubbliche amministrazioni con sedi singole che hanno più di 100 dipendenti in città capoluogo di regione, in città metropolitane, in capoluoghi di provincia o in comuni con una popolazione superiore a 50.000 abitanti sono obbligate a elaborare un proprio piano di mobilità sostenibile aziendale (PSCL) entro la fine dell’anno.
 La definizione di dipendente comprende anche coloro che, pur essendo dipendenti di altre imprese o pubbliche amministrazioni, lavorano stabilmente presso la stessa sede con una presenza quotidiana continua.
 Tuttavia, anche le imprese e le pubbliche amministrazioni che non rientrano in queste categorie possono scegliere di adottare volontariamente il PSCL.
 Chi può redigere il Piano Spostamenti Casa-Lavoro
Il Piano degli spostamenti casa-lavoro (PSCL) è un importante strumento elaborato dal mobility manager aziendale al fine promuovere la mobilità sostenibile tra i dipendenti.
 Il Mobility Manager aziendale è un professionista che si occupa di coordinare e gestire le attività relative alla mobilità sostenibile all’interno dell’azienda. È responsabile dell’elaborazione e dell’attuazione del Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL), che mira a promuovere la mobilità sostenibile tra i dipendenti.
 Tra le principali attività del Mobility Manager aziendale ci sono: la raccolta e l’analisi dei dati sugli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti, l’elaborazione di soluzioni per promuovere modi di trasporto sostenibili, la comunicazione con i dipendenti per coinvolgerli nell’attuazione delle misure previste all’interno del PSCL, e il monitoraggio e la valutazione degli effetti del piano.
 Inoltre, il Mobility Manager aziendale è responsabile di mantenere i contatti con le autorità locali e di inviare loro i dati relativi agli spostamenti dei dipendenti.
 La formazione per diventare Mobility Manager
La formazione per diventare un Mobility Manager è un percorso che combina conoscenze tecniche e competenze professionali per gestire la mobilità sostenibile all’interno delle aziende.
 Essa può essere acquisita attraverso percorsi universitari o post-laurea in materie come ingegneria, economia, ambiente o urbanistica.
 Inoltre, ci sono corsi di formazione specializzati in mobility management, che forniscono una solida base di conoscenze tecniche e competenze professionali per lavorare nel settore della mobilità sostenibile.
 Questi corsi di formazione possono essere erogati da università, enti di formazione professionale o associazioni del settore e spesso prevedono la partecipazione a laboratori, progetti e stage. A volte sono anche previsti esami per la certificazione delle competenze acquisite.
   In generale, per diventare Mobility Manager è necessario possedere conoscenze tecniche in materia di pianificazione e gestione della mobilità, avere competenze nell’analisi dei dati e nella comunicazione e saper lavorare in team.
 Inoltre, è importante avere una buona conoscenza delle politiche e delle norme in materia di mobilità sostenibile e saper utilizzare gli strumenti e le tecnologie più recenti per la gestione della mobilità.
 FAQ sulla redazione del PSCL
Vediamo ora alcune domande frequenti che gli utenti si pongono spesso nel momento in cui cercano informazioni a riguardo della redazione del PSCL.
 Chi può redigere il PSCL?
Chi elabora il Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) dipende dalle esigenze dell’azienda e dalle caratteristiche del piano stesso. In generale, le imprese e le pubbliche amministrazioni sono responsabili per la redazione del proprio PSCL, ma possono affidare questa responsabilità a figure interne o incaricare esperti esterni, come i mobility manager aziendali. L’importante è che chi elabora il PSCL abbia competenze specifiche in materia di mobilità e sostenibilità.
 Cosa deve contenere assolutamente un PSCL?
In generale, un PSCL deve sempre contenere:
 - Un’introduzione;
- Una parte informativa e di analisi di contesto;
- Una parte progettuale e un programma di implementazione delle soluzioni;
- Un programma di monitoraggio.
Quando serve un PSCL?
Il Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) è obbligatorio per le imprese e le pubbliche amministrazioni con più di 100 dipendenti in città capoluogo di regione, città metropolitane, capoluoghi di provincia o comuni con una popolazione superiore a 50.000 abitanti, che devono elaborarlo entro il 31 dicembre di ogni anno. Tuttavia, anche le imprese e le pubbliche amministrazioni che non rientrano in queste categorie possono scegliere di adottare volontariamente il PSCL.
 Quando è obbligatorio il PSCL per le aziende?
È obbligatorio che le imprese e le pubbliche amministrazioni con più di 100 dipendenti adottino un Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) entro il 31 dicembre di ogni anno.
 Quando è obbligatorio il PSCL nelle PA?
Le imprese e le pubbliche amministrazioni con unità locali singole che hanno più di 100 dipendenti situati in città capoluogo di Regione, Città Metropolitana, capoluogo di Provincia o Comune con una popolazione superiore a 50.000 abitanti sono obbligate a elaborare un proprio Piano Spostamenti Casa-Lavoro entro la fine dell’anno. Le imprese e le pubbliche amministrazioni che non rientrano in queste categorie possono, invece, optare per l’adozione volontaria del PSCL.