Come-diventare-Consulente-Tecnico-dUfficio-CTU

Cosa trovi in questo articolo

All’interno dei tribunali opera il Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU), una figura professionale indispensabile nell’ambito dei procedimenti giudiziari, il cui scopo principale è quello di assistere il Giudice nella risoluzione delle problematiche di natura tecnica, per il compimento di singoli atti o di tutto il processo al Tribunale.

 

Ma come si fa diventare consulente tecnico d’ufficio (CTU)? Se sei interessato a questo tipo di carriera continua a leggere la nostra guida: qui troverai tutte le informazioni che ti servono per iniziare a lavorare come CTU.

 

Innanzitutto devi sapere che si tratta di un professionista molto richiesto in ambito giudiziario, infatti non conosce mai crisi! Chi opera in questo settore riesce sempre ad avere un costante flusso di lavoro continuativo e pagamenti “sicuri” nel tempo, inoltre è possibile lavorare come CTU in tutta sicurezza ed essere tutelato a norma di legge.

 

In questa guida completa abbiamo pensato fosse corretto mostrarti tutti gli elementi che caratterizzano il lavoro del CTU: vedremo insieme cos’è e cosa fa il consulente tecnico d’ufficio, come svolge il suo lavoro all’interno del tribunale, quanto guadagna e tutti i segreti di questo mestiere, così indispensabile per il sistema giudiziario.

 

ctu fuori dal tribunale mentre conversa con due colleghi

Lo scopo del Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) è quello di assistere il Giudice nella risoluzione delle problematiche di natura tecnica

 

Ecco come diventare consulente tecnico d’ufficio e tutti i segreti di questo mestiere!

Per diventare consulente tecnico d’ufficio è necessario iscriversi presso il tribunale competenze, ovvero quello relativo all’ambito della propria residenza.

 

Più precisamente può essere effettuata una richiesta mediante domanda da presentare al presidente del tribunale, circostanzialmente là dove l’aspirante risiede o ha il domicilio personale. La legge prevede che l’iscrizione venga effettuata una sola volta, e che dunque non possa essere ripetuta per ogni tribunale.

 

Di seguito ecco vari passaggi per effettuare la procedura di iscrizione per consulente tecnico d’ufficio:

 
  1. Compilare e presentare la domanda.
  2. Al termine della procedura di iscrizione, il candidato dovrà stampare la domanda generata dal programma e dovrà essere regolarizzata/timbrata con una marca da bollo da € 16.
  3. Depositare la domanda in tribunale presso l’ufficio volontaria giurisdizione: l’aspirante candidato dovrà avere con s’è i seguenti requisiti di riconoscimento, ovvero Documento di Identità e Codice Fiscale, Curriculum Vitae firmato con l’indicazione delle propria mail/pec, Titoli e Documenti utili per dimostrare le competenze per questo ambito lavorativo.
 

Attenzione: la procedura per la domanda per diventare CTU può essere anche effettuata anche telematicamente!

 

Il primo passo da compiere consiste nel compilare il seguente modulo di iscrizione all’albo per CTU, timbrarlo con un bollo da € 16,00, e infine inviarlo all’ufficio competente.

 

Una volta che la tua richiesta sarà stata presa in considerazione, e quindi accettata, ti verrà chiesta una somma di denaro aggiuntiva pari a € 168, valida per ciascun candidato iscritto all’albo.

 

Hai bisogno di un corso che possa aiutarti ad aumentare le competenze per poter diventare consulente tecnico d’ufficio a tutti gli effetti? Consulta il nostro Corso Online per Diventare CTU

 

consulente ctu mentre si confronta con un giudice

Per diventare CTU è necessario iscriversi presso il tribunale competenze

 

Cos’è il CTU? Cosa fa?

Il CTU, ovvero il Consulente Tecnico d’Ufficio, è una figura professionale che svolge la funzione di ausiliare del giudice nell’ambito delle rigide e precise competenze dal codice di procedura civile.

 

Il CTU ha come scopo principale quello di rispondere in maniera puntuale, e precisa, ai quesiti che il giudice formula nell’udienza di conferimento dell’incarico. Ecco le mansioni che il CTU del tribunale deve svolgere in qualità di “tecnico ausiliario” del Giudice:

  • deve rispondere ai questi effettivamente posti, senza eccedere dai limiti;
  • deve essere assolutamente obiettivo nell’espletamento dell’incarico, ed esprimere valutazioni e considerazioni soggettive a operazioni peritali;
  • deve confrontarsi con i rispettivi consulenti di parte, nel caso in cui vengano nominati.

Qualora si venissero a creare delle circostanze non previste al tempo del conferimento dell’incarico, ad esempio spese da sostenere per l’incarico e per eventuali indagini, il Consulente Tecnico d’Ufficio deve chiedere eventualmente al Giudice come agire di conseguenza.

 

Per farla breve il CTU risponde ai quesiti posti dal Giudice in base alle prove prodotte ritualmente nelle parti nel processo.

 

consulente tecnico ctu a confronto con uno dei consulenti di parte

Il CTU collabora con il Giudice in qualità di tecnico ausiliario

 

I poteri del Consulente Tecnico d’Ufficio e i compiti in Tribunale

I poteri del consulente tecnico d’ufficio sono fissati dall’art. 194 del codice di procedura civile, in quanto, come inviato del giudice istruttore, deve compiere indagini da solo o insieme con il giudice, secondo le disposizioni di quest’ultimo.

 

Il CTU può essere autorizzato a chiedere chiarimenti alle parti, ad assumere informazioni da terzi e ad eseguire calchi, piante e rilievi. Anche se il consulente del tribunale sta compiendo indagini da solo, come precedentemente stabilito dal Giudice istruttore, le parti possono intervenire alle operazioni in prima persona e presentare al CTU, per iscritto o a voce, osservazioni o istanze.

 

I suoi compiti in tribunale sono quelli di assistere alle udienze e svolgere indagini, secondo quanto stabilito dal giudice, per dare allo stesso le risposte precise di cui ha bisogno per accertare i fatti.

 

In aggiunto a tutto questo quando avviene un incontro con le parti il CTU redige il verbale della seduta, essendo un compito importante della sua attività quotidiana, nel quale le parti stesse hanno la facoltà di far inserire specifiche dichiarazioni.

 

Responsabilità Civile, Penale e Disciplinare del CTU

Tre sono i tipi di responsabilità del CTUa cui è soggetto, nel conseguimento del risarcimento del danno e del requisito della colpa grave, nella fattispecie si tratta di responsabilità civile, penalee disciplinare.

 
  • Responsabilità Civile: la responsabilità civile del CTU trova la sua forma di riferimento nell’art 64 c.p.c del codice penale; in quanto implica il risarcimento dei danni causati alle parti, e anche al di fuori dei casi in cui si configura la colpa grave alla prima parte dello stesso comma.
  • Responsabilità Penale: in ragione del fatto che il CTU riveste la qualifica di pubblico ufficiale ai sensi dell’art 357 c.p.c del codice penale; è destinatario di norme guardanti reati come corruzione, concussione e abuso d’ufficio. Se la condotta all’esecuzione degli atti per la quale gli sono stati chiesti, in base al secondo comma dell’art 64 c.p.c che individua nella colpa grave l’elemento caratterizzante della responsabilità penale del CTU, egli potrebbe essere punibile con l’arresto fino a un anno e con un risarcimento fino a € 10,329.
  • Responsabilità Disciplinare: il CTU è sottoposto alla vigilanza da parte del presidente del tribunale, che a sua volta può promuovere un procedimento disciplinare a suo carico quando risulta che quest’ultimo non sia riuscito ad ottemperare agli obblighi. Pertanto, in caso di accertata responsabilità da parte del CTU, le sanzioni disciplinati prevedono l’avvertimento, la sospensione dall’albo fino a un anno e la cancellazione dall’albo del consulente.
 

Il compenso di un CTU: quanto guadagna?

Non è affatto facile calcolare il compenso di un CTU, perché questo può dipendere da diversi fattori, dal momento che può variare in base alle indagini in carico che attualmente svolge al tribunale.

 

Si parla in ogni caso di una somma stabilita con una parte fissa e una variabile, insieme a un componente a tempo. In base all’urgenza dell’intervento da parte del giudice, in questo caso è possibile arrivare a un aumento del +20% sullo stipendio mensile.

 

due consulenti tecnici d'ufficio a confronto durante una riunione

Lo stipendio del CTU è calcolato in base a una parte fissa e una variabile, ma anche il tempo e l’urgenza degli incarichi ricevuti possono incidere

 

Di base lo stipendio del consulente tecnico d’ufficio può variare da un minimo di € 150 fino a superare i € 5000 mensili: in quest’ultimo caso si tratta spesso di perizie tecniche molto delicate, infatti un CTU esperto, per esempio, può arrivare a guadagnare anche cifre molto più elevate.

 

La remunerazione di calcolo del consulente tecnico d’ufficio, in base al tipo di perizia erogata, viene eseguita direttamente dal giudice, pertanto è regolamentata nelle rispettive norme dalla legge 319 del 1980.

 

I Requisiti per diventare CTU

I requisiti per un consulente tecnico d’ufficio sono vari, per cui un aspirante candidato dovrebbe soddisfarne il più possibile per diventare CTU, e quindi per essere inserito nell’albo dei consulenti tecnici del giudice presso il Tribunale.

 

I requisiti minimi per lavorare con CTU sono i seguenti:

  • Competenze specifiche in un determinato ambito tecnico;
  • Iscrizione al relativo Ordine Professionale o alla Camera di Commercio;
  • Competenze e titoli attestanti capacità relative all’attività di consulente;
  • Specchiata condotta morale.
 

Tuttavia, oltre alle competenze appena citate sopra, deve anche avere in suo possesso una “Post-Laurea di percorso informativo (teorico/pratico) in Psicologia Giuridica e Forense di almeno 50 ore; Conoscenza (teorica/pratica) in Psicodiagnostica; Anzianità di iscrizione all’albo degli psicologi non inferiore a 5 anni.

 

consulente tecnico ufficio ctu al lavoro in tribunale

Essere iscritti all’albo dei Consulenti Tecnici d’Ufficio è un requisito fondamentale per svolgere questo mestiere

 

L’albo dei Consulenti Tecnici d’Ufficio: cos’è e perché è importante

L’albo dei consulenti tecnici d’ufficio non è altro che un registro, nel quale sono iscritti i nomi delle persone alle quali il Giudice può affidare l’incarico per effettuare gli accertamenti di carattere tecnico/giudiziario. L’albo dei CTU rappresenta, quindi, la seconda fase alla domanda di registrazione presso il tribunale per diventare consulente tecnico d’ufficio.

 

Gli albi sono tenuti dal Presidente del Tribunale, in quanto ne assegna le eventuali decisioni prese dal comitato da lui presieduto.

 

Il comitato è composto dal Procuratore della Repubblica e da un professionista iscritto nell’albo professionale dal Consiglio dell’Ordine. Tuttavia, per quanto riguarda i periti penali, si aggiunge al comitato anche il Presidente dell’Ordine Forense.

 

L’iscrizione all’albo è fondamentale e di grande importanza soprattutto per chi intende svolgere la libera professione, in quanto consente di firmare progetti, consulenze e certificazioni, e permette di esercitare la professione regolamentata dalla legge.

 

La mancata iscrizione all’albo è punibile penalmente! Questo è un aspetto per nulla secondario da tenere in considerazione per lavorare come CTU, per cui è bene aderire a questo registro anticipatamente.

 

La nomina del CTU: come avviene

La nomina del CTU, come detto in precedenza, può essere disposta dal giudice o su richiesta dalle parti: di regola sono queste ultime a proporre al giudice gli elementi di prova su cui fondare la decisione dell’aspirante candidato, che è già inserito nel registro.

 

Le parti non hanno un vero e proprio “diritto” alla decisione definitiva, ma hanno il compito di sollecitare il giudice che a sua volta prenderà le giuste decisioni su richiesta del CTU suggerito dalle parti.

 

Se il giudice, poi, nega la richiesta del CTU proveniente dalle parti, deve fornire un’adeguata motivazione al suo diniego.

 

Tuttavia, in assenza del CTU, le parti possono di loro iniziativa produrre qualcosa di simile alla consulenza tecnica che avrebbe dovuto svolgere il CTU appena negato dal giudice, o non ancora deciso, ma come regola nella fase di decisione prevista dalle rispettive norme, spetta al giudice istruttore prendere la decisione definitiva.

 

consulente tecnico ufficio a colloquio in tribunale con una delle parti

Come abbiamo visto il procedimento per diventare CTU è lungo, ma la possibilità di trovare lavoro in questo ambito è abbastanza alta

 

Il Giuramento del CTU: ecco in cosa consiste

L’art. 193 del Codice di Procedura Civile, che riguarda la nomina e le indagini del consulente tecnico d’ufficio, indica perfettamente come dovrebbe avvenire il giuramento del CTU, dopo che è stato nominato come supporto tecnico a fianco del giudice.

 

Inoltre, sempre secondo l’art 193, è compito del giudice ricordare al consulente l’importanza del suo ruolo, per cui dovrà prestare giuramento dichiarando che dovrà svolgere i suoi compiti, a fine che i giudici possano scoprire la verità dalle cause attualmente in corso al tribunale.

 

Ma ecco, quindi, cosa deve dichiarare l’aspirante CTU per prestare giuramento come Consulente Tecnico d’Ufficio a tutti gli effetti:

 

«Giuro di bene e fedelmente adempiere alle operazioni affidatemi al solo scopo di far conoscere al giudice la verità.»

 

Il giuramento può essere svolto in due modi: il primo è in Presenza diretta all’udienza , il secondo è tramite Giuramento per via telematica.

 

Presenza diretta all’udienza: il CTU deve presentarsi all’udienza, all’ora e giorno stabilito dal giudice, e giurare la frase appena citata in precedenza.

 

Giuramento per via telematica: consiste nel firmare e accettare ufficialmente l’incarico tramite una dichiarazione scritta, e firmata digitalmente, da depositare nel fascicolo tematico.

 

La ricusazione del CTU: che cos’è, quando può avvenire e cosa dice la normativa

In alcuni casi, se il CTU non riesce a svolgere determinate funzioni giuridiche e/o ad adempire lealmente al compito assegnatogli, il giudice istruttore può assegnare l’incarico a un altro consulente, secondo quanto previsto dagli art. 63 e art. 192 del Codice di Procedura Civile. Questa procedura prende il nome di ricusazione del CTU.

 

Stando a quanto affermato proprio nell’Articolo 63 il consulente tecnico d’ufficio, scelto dal giudice, ha l’obbligo di adempire ai suoi compiti, a meno che il giudice non riconosca un giusto motivo di astensione dello stesso CTU: in questo caso il consulente può essere ricusato dalla parti, secondo i motivi indicati nell’ art. 51.

 

L’Articolo 192 approfondisce la procedura della ricusazione, in particolare al comma 2 stabilisce che la presentazione dell’apposito ricorso deve essere presentata almeno tre giorni prima dell’udienza in cancelleria. Non è consentita deroga per l’ipotesi, dal momento in cui le parti siano venute a conoscenza della situazione di incompatibilità del CTU “solo” successivamente.

 

guida completa ctu

Non bisogna confondere CTU e CTP, perché il secondo coadiuva il CTU nello svolgimento del suo incarico, agendo da supporto

 

CTU e CTP: le differenze

Moltissimi tendono a confondere i termini e le figure del CTU e del CTP, per cui adesso faremo un po’ di chiarezza e analizzeremo nel dettaglio le competenze di una e dell’altra figura professionale.

 

Innanzitutto c’è da dire che il CTU, come specificamente detto nei paragrafi precedenti di questo nostro articolo, è l’acronimo di Consulente Tecnico d’Ufficio e lavora a fianco del giudice, mentre il CTP è il Consulente Tecnico di Parte, una figura che collabora con il giudice che gli ha affidato l’incarico ed il CTU.

 

Vediamo adesso nel dettaglio le differenze tra CTU e CTP:

  • CTU: è la figura professionale iscritta al relativo albo professionale, che successivamente viene nominato dal giudice istruttore, per svolgere la funzione di ausiliario a fianco dello stesso in tribunale. Lo scopo del CTU è quello di dare le risposte corrette e precise nel corso delle udienze, in modo che il giudice possa scoprire la verità su di un caso giudiziario specifico.
  • CTP: è il Consulente Tecnico di Parte e lavora come libero professionista, mentre il CTU lavora in tribunale a stretto contatto con il giudice. Il compito del CTP è quello di affiancare il CTU in ogni sua azione di consulenza, al fine di sostenere e contestare le osservazioni da lui concepite. Il CTP non lavora per il CTU, ma per le parti in causa, in modo da poter aggiungere un altro parere a quello del Consulente Tecnico d’Ufficio, dunque il CTP deve vigilare su tutte le operazioni del CTU, per assicurarsi che vengano svolte nel rispetto delle norme vigenti.
 

Riassumendo, sia il CTU che il CTP hanno le stesse funzioni in ambito giuridico, con l’unica differenza che il CTP ha l’obbligo di affiancare e assicurarsi che il CTU svolga la sua mansione nel migliore dei modi all’interno del tribunale, tutelando così i diritti delle parti in causa.

 

La formazione del Consulente Tecnico d’Ufficio: cosa deve studiare e quali skill deve possedere

Oltre ai requisiti di base, stabiliti dalle norme del codice di procedura civile e penale, il professionista intenzionato a svolgere questa tipo di mansione a fianco del giudice deve possedere determinate conoscenze e skill:

  1. Deve avere frequentato uno specifico percorso formativo, della durata non inferiore alle 50 ore, in Psicologia Giuridica e Forense;
  2. Deve avere una specifica conoscenza in Psicodiagnostica, sia a livello teorico che a livello pratico.

La legge stabilisce anche che per lavorare nell’area dei procedimenti penali per abuso e maltrattamento dei minori, in caso di perizia e consulenza, sono richieste le relative competenze in psicoterapia e psicopatologia.

 

Poiché si tratta di un compito delicato, la formazione è fondamentale per lavorare come CTU, per questo ti consigliamo di seguire un percorso di studi che possa darti delle solide basi, a partire dal Corso Online per diventare CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio).

 

Il nostro corso pensato per i CTU che lavorano in tribunale ti offre tutte le basi di supporto per poter svolgere al meglio questa mansione, che non conosce tempi di crisi, nonché ciò che dovresti studiare e le nozioni giuridiche necessarie per il corretto svolgimento dell’incarico.

  

FAQ su Come Diventare CTU

Questo paragrafo lo dedicheremo alle FAQ più importanti su come diventare consulente tecnico d’ufficio CTU, in maniera ufficiale. Analizzeremo e risponderemo, nel modo più esplicito possibile, alle domande spesso richieste dai nostri clienti via E-mail che riguardano: il costo per diventare CTU, dove compilare il modulo di iscrizione all’albo e quanto tempo occorre per diventare CTU ufficialmente.

Buona lettura!

Come si presenta la domanda d’iscrizione all’albo CTU?

La domanda d’iscrizione all’albo per gli aspiranti candidati al CTU si presenta come un modulo di inserimento dati scaricabile e compilabile anche online. Il cosiddetto modulo è regolamento ai sensi (dell’artt. 13 e segg. disp. Att.) del codice di procedura civile.

Per scaricarlo bisogna cercare su Google il nome del Tribunale di riferimento (ad esempio “Tribunale di Roma”) unito alla parola chiave “Domanda di iscrizione albo CTU”: una volta trovata la sezione del sito del tribunale dedicata all’albo dei Consulenti Tecnici d’Ufficio, basterà seguire le indicazioni fornite per iscriversi.

Quanto costa diventare CTU?

Ci sono due costi per diventare CTU di cui tener conto: quello della formazione e quello per iscriversi all’albo dei Consulenti Tecnici d’Ufficio.

Il secondo ha un prezzo fisso: la domanda da presentare al tribunale competente deve essere sempre accompagnata da una marca da bollo di 16,00€, a cui si sommano i 168,00€ come costo di iscrizione all’albo professionale, nel caso in cui la richiesta abbia esito positivo.

Riguardo il costo per apprendere le basi del mestiere si tratta di una cifra variabile, perché è soggetta alle diverse offerte degli enti di formazione: ad esempio il Corso Online per Diventare CTU di Alteredu è attualmente scontato a 237,00€ (prezzo originale 297,00€).

Quando si diventa CTU in modo ufficiale?

Il CTU diventa ufficiale quando avrà prestato giuramento come “Consulente Tecnico d’Ufficio”, dopo che il giudice istruttore lo ha nominato come suo consulente ausiliario dalla sua registrazione all’albo, secondo l’art. 193 del Codice di Procedura Civile.

Per diventare CTU è comunque consigliato seguire un percorso di formazione adeguato, in modo da operare partendo da delle solide basi, magari seguendo un corso professionale per diventare CTU.

Si può fare il Giuramento del CTU in via telematica?

Il giuramento del CTU può essere fatto in due modi, sia recandosi direttamente all’udienza all’ora e giorno stabilita dal giudice dopo la nomina, oppure per via telematica.

L’opzione per via telematica consiste nel compilare il modulo della domanda di iscrizione all’albo CTU, firmata digitalmente, e subito dopo inviarlo via mail al tribunale di riferimento, all’indirizzo di posta elettronica fornito dall’ufficio che si occupa delle iscrizioni all’albo CTU.


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